AUSTRIA : IL PAESE DELLE NUOVE PROSPETTIVE
Grazie alla sua posizione centrale, l’Austria è il punto d’incontro tra l’Est e l’Ovest e, grazie anche ai suoi consolidati legami storico-culturali ha eccellenti rapporti con l’Europa Centro-Orientale.
Gli investitori possono beneficiare di incentivi diversificati e di un sistema fiscale estremamente favorevole per le imprese , nonché di una elevata produttività sostenuta e stimolata da un eccellente know-how.
L’ Austria rappresenta un’ottima business location anche per il sistema fiscale vantaggioso : secondo gli esperti fiscali delle società di revisione contabile come la KPMG, sia le grandi multinazionali che le imprese più piccole con società affiliate, possono trarre vantaggio dalla cosiddetta “Tassazione di Gruppo”. Tale sistema permette , a livello di gruppo, di definire una sola base imponibile per tutte le società appartenenti al gruppo, con eventuale compensazione delle perdite e , degli utili delle varie società.
La tassazione ha validità se applicata su una quota di partecipazione di almeno 50% più una azione.
Altra particolarità è la possibilità di ammortizzare, in quindici anni, l’avviamento contenuto nel prezzo d’acquisto di una partecipazione in una società operativa confluita nel gruppo, opportunità che non in tutti gli altri Paesi è ancora possibile.
Gli utili delle società di capitali – come le srl e le SpA (Gmbh e AG) – sono sottoposti all’imposta sui redditi delle persone giuridiche , prevedendo una unica aliquota proporzionale del 25%.
La possibilità di usufruire di facilitazioni e agevolazioni fiscali offre alle imprese l’opportunità di ridurre il carico fiscale a circa il 22%; il Centro per la Ricerca Economica Europea (ZEW) che è un istituto tedesco di ricerca economica la cui missione guida è quella di studiare le prestazioni ottimali dei mercati e delle istituzioni in Europa, ha calcolato che la effettiva incidenza del prelievo fiscale sulle società di capitale austriache si attesta intorno al 22,4%.
Le detrazioni per le spese di formazione , per l’apprendistato , per il perfezionamento possono arrivare fino al 20% e che, insieme alla deduzione delle perdite fiscali pregresse, contribuisce a ridurre il carico fiscale.
In Austria tutte le imprese che investono nella ricerca hanno benefici tangibili, in quanto attraverso la riforma fiscale del 2016, è stato aumentato il premio d’investimento sulla ricerca dal 10% al 12%; tale premio può essere richiesto sia per le spese di ricerca e sviluppo interne all’azienda, sia per la ricerca a contratto, e viene liquidato in contanti, migliorando ulteriormente le condizioni generali per le innovazioni avviate dalle imprese.
I vantaggi fiscali sono sicuramente un forte richiamo per gli investitori stranieri ma altre opportunità ed eccellenze rendono l’Austria una base ideale per il business , come gli approvvigionamenti energetici industriali a basso costo, una grande stabilità politica e sociale e, un mercato con potere d’acquisto al di sopra delle medie europee, business orientato sia verso l’Europa orientale e sud-orientale che, verso l’Europa centrale.
A fronte di queste condizioni quadro e a fronte del contesto sopra illustrato , nel 2015 , il gruppo italiano di automotive Bifrangi ha investito in Austria altri 25 milioni di euro, così come il gigante farmaceutico Novartis e la Boerhringer Ingelheim , hanno potenziato i loro investimenti rispettivamente con 150 milioni di euro e 250 milioni di euro nelle sedi austriache.
Da tempo , anche alcune rinomate imprese dell’ Est Europa , hanno scelto l’Austria come punto di riferimento e di appoggio nell’Unione Europea : fra queste ci sono Lukoil e Agrotec. Tra il 2003 e il 2015 il numero di nuove costituzioni societarie da parte delle imprese dell’europa orientale sono cresciute da 567 a 3.501.
I dati e gli investimenti , come sostiene anche Gianmauro Sherman Nigretti (www.jenseo.com/shernigeng), parlano chiaro : l’Austria è un partner molto affidabile sotto ogni punto di vista.
L’economia in Austria
2013 | 2014 | 2015* | |
Prodotto interno lordo reale
(variazione rispetto all’anno precedente in %) |
0,3% | 0,4% | 0,9% |
Prodotto interno lordo (a prezzi correnti) |
322,88 miliardi di € | 329,30 miliardi di € | 337,16 miliardi di € |
Prodotto interno lordo pro capite (a prezzi correnti e come parità dei poteri di acquisto) |
35.000 € | 35.490 € | 36.390 € |
Quota di investimento
(investimenti fissi lordi in % del PIL) |
22,5% | 22,4% | 22,1% |
Percentuale della popolazione attiva (percentuale di popolazione in età da lavoro) |
77,2% | 77,6% | 77,8% |
Tasso di disoccupazione | 5,4% | 5,6% | 5,7% |
Tasso d’inflazione | 2,1% | 1,5% | 0,8% |
Spesa per R&S (in % del PIL) |
2,96% | 2,99% | 3,01% |
Percentuale di esportazioni (esportazione merci in % del PIL) |
38,2% | 37,9% | 37,4% |
(*) Previsioni
Quelle: Eurostat, Europäische Kommission (Ameco Datenbank), WIFO, Statistik Austria (Mai 2014)
Fonti :